Nel parlato toscano spesso per indicare un panino da farcire si usa la parola semelle.

Per quanto più propriamente il termine dovrebbe riferirsi ad uno specifico pane di Firenze (quello destinato a contenere il lampredotto) è diventato un termine colloquialmente esteso a molti panini leggeri e soffici, come la rosetta o la michetta.

Il termine “semmel” venne diffuso in Toscana dai Lorena. Parola tedesca in uso soprattutto in Baviera e in Austria, che a sua volta deriva dal greco “semidalis” che designava un pane di lusso lodato da Aristofane per la sua bianchezza.